C’è Arjola, campionessa mondiale di nuoto paralimpico. C’è Carlo, volontario della Caritas di Verona. E ancora Anna, centrale della Vero Volley Monza, Paola, restauratrice della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, Elisabetta, ricercatrice dell’AIRC di Milano e Alberto, difensore del Novara Calcio. Sono tutti i volti della prima campagna istituzionale di Banco BPM firmata da The Van.
Giocando sul rapporto tra le immagini e la molteplicità dei significati di alcune parole, la nuova campagna mostra tutti i lati dell’anima di Banco BPM: da una parte un servizio di eccellenza per privati e imprese, dall’altra l’impegno a favore della collettività. Senza il primo non potrebbe esistere il secondo e viceversa.
La campagna presenta sei situazioni diverse, per suscitare nello spettatore un senso di empatia e complicità, che associano al linguaggio dell’attività bancaria iniziative di rilevanza sociale realizzate da Banco BPM a favore dei territori di appartenenza. Associazioni e istituzioni fatte di persone, le stesse che diventano i veri protagonisti dello spot.
“Ci siamo innamorati tutti di questa idea di una banca che fa una grande campagna non per chiedere ma per restituire – commenta Luca Villani, partner The Van – e abbiamo giocato con queste parole normali che, interagendo con le immagini e la musica, assumono significati nuovi ed emozionanti”. La creatività è di Stefano Foresti (copy) e di Jenny Raimondo (art e video), con la supervisione dei partner Luca Villani e Steven Berrevoets, il coordinamento di Gaia Cesario e l’adattamento grafico dei vari materiali (affissioni, social, pagine stampa, ecc…) di Francesca Delli Turri.
Lo spot, che è stato prodotto da Filmmaster Productions per la regia di Roberto Badò, è visibile nella versione 45’’e 30’’, dove sono presenti tutti i sei soggetti realizzati; mentre per le pillole di 15’’ e 10’’ vengono visualizzati due soggetti in varie combinazioni.