A volte basta un filo per fare la differenza. E non è soltanto la mitologia a insegnarcelo (ricordate le vicende di Arianna o di Damocle?). Basta guardare alla Peg Perego, azienda nostra amica da molti anni, che ha da poco lanciato sul mercato due sistemi modulari in cui il tessuto dei passeggini, dei seggiolini auto e delle navicelle è realizzato con filo Newlife. Cos’ha di tanto speciale questo filo? Presto detto: è ricavato interamente da bottiglie di plastica. Una novità a cui noi di The Van siamo orgogliosi di aver contribuito, attraverso la creazione della nuova campagna.
Una mano all’ambiente
Era l’aprile scorso, nei giorni della Milano Design Week 2019, quando Peg Perego per la prima volta sollevò il sipario sui due sistemi modulari – Ypsi e Book – che possono vantare un’anima veramente green. La quantità di tessuto Newlife necessario a comporre ogni passeggino si ricava infatti da 50 bottiglie di plastica raccolte in Italia, che vengono così sottratte all’inquinamento e trasformate in qualcosa di bello, elegante e raffinato. Un contributo concreto nella battaglia per la sostenibilità ambientale, attorno a cui Peg Perego ha voluto costruire la sua campagna di comunicazione (una scelta significativa: negli ultimi anni la storica azienda di articoli per l’infanzia ha preferito concentrarsi sulle campagne di prodotto, che comunque proseguiranno regolarmente anche nel 2020).
Il filo prende vita
Non poteva che essere il filo, il protagonista della campagna. A partire dal visual, naturalmente, nel quale il filo che si dipana dalla bottiglia di plastica per avvolgere in una spirale la navicella Peg Perego diventa un elemento quasi fatato, dotato di una sua magica personalità. “Siamo cambiati. Giusto un filo” recita il claim, a sottolineare – attraverso un divertente gioco di parole – la svolta green rappresentata dai sistemi modulari Ypsi e Book. Alla campagna istituzionale, destinata ad arrivare al pubblico dei consumatori finali attraverso numerose riviste di settore, hanno lavorato il copy specialist Stefano Foresti e le visual specialist Francesca Delli Turri e Jenny Raimondo.