Workeet porta ovunque lo smartworking. Naming, campagna e web strategy di The Van

Per il lancio della soluzione di smart working efficiente e flessibile per tutte le aziende ideata da Sinapto, la nostra agenzia ha studiato nome, logo e una strategia di comunicazione growth driven

Workeet è la soluzione ideata da Sinapto – agenzia attiva da oltre 20 anni nel mondo dei servizi ICT – per uno smart working di qualità, facile da implementare e sostenibile economicamente. L’idea dell’azienda milanese è quella di integrare hardware, software, sicurezza, e “impacchettare” tutto in una proposta modulare a canone mensile, adatta in particolare alle aziende di medie dimensioni.

Di conseguenza la sfida per The Van è stata quella di ideare una web strategy che, in modo mirato e strutturato, promuovesse il prodotto con efficacia per ottenere in breve tempo una buona risposta dal mercato.

Nome, logo, video

Il primo passo è stato quello di trovare un naming adatto al prodotto: Workeet, da “work + kit”, è un nome semplice e diretto, dal mood contemporaneo, che sintetizza bene le specificità del prodotto; la grafica è moderna e semplice, e richiama il logo Sinapto. Subito dopo è venuta la campagna pubblicitaria, con formati digitali e un video in motion graphic che racconta il funzionamento del prodotto, pensati principalmente per LinkedIn. La campagna atterra su una landing page costruita per l’occasione, dove i visitatori trovano maggiori informazioni, il video e una prima anticipazione dei pacchetti con le diverse caratteristiche.

Prodotto innovativo, approccio innovativo

Workeet, insomma, ha tutto quello che serve – hardware, software e assistenza – per creare un ambiente di smart working senza preoccupazioni legate a tecnologia e sicurezza. Per promuovere Workeet in modo efficace, The Van ha quindi messo a punto una strategia di web marketing verticale e orientata all’obiettivo, così strutturata:
progettazione di un brand riconoscibile;
definizione di un key message diretto per stabilire un canale di comunicazione chiaro ed efficace con i potenziali consumatori, riassunto nel claim “L’ufficio dove non c’era”.
realizzazione di una landing page ottimizzata per le conversioni, necessaria alla costruzione di un filo diretto con il pubblico per informarlo e fidelizzarlo, evitando così i tempi lunghi e l’investimento di grandi risorse necessarie alla realizzazione di un sito web complesso;
predisposizione di campagne per l’acquisizione di traffico a pagamento, necessarie ad attrarre un target più specifico e di qualità.

Un progetto giovane, che coinvolge un team trasversale

Il progetto di lancio di Workeet è pensato per evolversi gradualmente e integrare ulteriori elementi: come una strategia SEO, una comunicazione sui social e una pianificazione di inbound marketing. E in questo processo di ampliamento la capacità di adattare i contenuti creativi, sia testuali che video, in ottica growth driven giocherà un ruolo determinante.

«Workeet è un progetto stimolante – afferma Luca Villani, partner di The Van – perché risponde in tempo reale a un bisogno che è esploso nei mesi del lockdown, ma con tutta probabilità entrerà a far parte stabilmente della nostra cultura lavorativa, che sarà un misto di home working, di smart working e di condivisione degli spazi fisici. Per questo ci fa piacere avere contribuito a lanciarlo fin dal nome e ci auguriamo di accompagnarne l’evoluzione a lungo».

«La collaborazione è iniziata con il piede giusto, abbiamo notato fin da subito sintonia e proattività. Siamo soddisfatti del lavoro svolto con The Van e direi che ci sono le premesse per continuare questo percorso e ottenere così i risultati auspicati», commenta Emmanuele Fabris, co-founder e responsabile Marketing & Comunicazione di Sinapto.

Per The Van lavorano al progetto il digital specialist e project manager Andrea Valli, il copy specialist Stefano Foresti, la content specialist Chiara Temperato, le visual specialist Francesca Delli Turri e Massimo Maciocia, i digital specialist Valeria Piccardo e Claudio Fiumicelli, la video specialist Jenny Raimondo, con la supervisione del direttore creativo Steven Berrevoets.

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